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nato il 19/05/1984
Altezza: 1,76
Occhi: verdi
Capelli: castani
Prima di raccontare come nasce la mia passione per il canto vorrei fare un piccolo preambolo perché sono fermamente convinto che anche nel momento in cui sembra andare tutto per il verso sbagliato in fondo basta cercare e si trova un raggio di sole, un motivo per andare avanti.
Sono nato a Mugnano, un piccolo paese a nord di Napoli e da sempre ho avuto per natura la voglia di essere autonomo , non ho mai voluto che qualcuno prendesse decisione per conto mio, pur sbagliando a volte.
A 7 anni ho iniziato a frequentare la scuola calcio in un paesino non molto distante dal mio, una decisione condivisa dai miei genitori. All’interno del gruppo ero già un piccolo campione: sia il mister che i compagni avevano una grande stima di me. Avevo gia una visione globale di questo sport ovvero che il calciatore non è fatto solo di piedi e fisico ma soprattutto di testa. Ecco questa è una cosa che mi è servita anche quando, a 16 anni ho dovuto abbandonare, per un infortunio, quella che pensavo fosse la mia unica passione.
Durante questi nove anni, parallelamente al calcio, coltivavo dentro di me la passione per la musica in generale; mio padre che girava tanto per lavoro ad ogni suo ritorno mi regalava spesso e volentieri strumenti e giochi musicali che usavo in mini-spettacoli nei momenti di ritrovo della mia famiglia.
Ho passato il resto della mia adolescenza tra scuola, attività parrocchiali e lavori estivi sempre inerenti al campo musicale. A scuola ero scaltro: non studiavo eccessivamente ma riuscivo a ricordare bene le lezioni dei prof; in parrocchia ero responsabile – educatore di un gruppo dell’A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi), una bellissima esperienza che mi ha insegnato tante cose tra cui il senso di responsabilità; d’estate non riuscivo a stare fermo allora mi inventavo qualsiasi cosa per racimolare qualche spicciolo, ad esempio partivo per altre città italiane e cercavo lavoro come animatore/cantante in villaggi turistici oppure, avendo una buona dialettica, curavo le pubbliche relazioni di alcuni locali; a tutto questo integravo lezioni di canto e mano mano apprendevo l’uso della chitarra da autodidatta.
Concorsi e provini ne facevo a bizzeffe ma ottenevo spesso risultati non sempre sorprendenti, quando invece nel Settembre 2004 sono entrato a far parte della scuola di “Amici di Maria De Filippi”.
Un punto cruciale per la mia carriera artistica, innanzitutto mi ha permesso di conoscere Piero e quindi di conseguenza far si che il duo Pquadro esista, inoltre per aver rafforzato la mia base artistica verso il lungo percorso di maturazione che chissà se un giorno raggiungerò pienamente.
Una volta uscito dalla scuola, ho incominciato a girare di città in città cantando in piazze e locali.
Il mio obiettivo era quello di instaurare un contatto diretto nel bel mezzo della serata musicale non solo grazie alla musica ma anche al dialogo; quest’esperienza mi aiutò molto a vincere la mia timidezza sul palcoscenico.
Nell’estate 2005 venni scelto e presi parte alla tournee estiva e successivamente a quella invernale del musical Footloose.
Del Teatro porterò sempre dentro me un ricordo forte: ho capito che alla base di questa realtà c’è un rigore sin troppo esasperato, che non condanno, sia chiaro…ma sono giunto dopo 1 anno e mezzo di tournee alla conclusione che quel Mondo non mi apparteneva.
Negli spazi liberi che avevo continuavo a fare degli spettacoli, in uno di questi in particolare, in provincia di Napoli, sono capitato con Piero e in mezzo al pubblico c’era Bruno, il nostro attuale produttore.
Si complimentò con noi a fine serata; aveva una faccia conosciuta…in effetti lo avevo già incontrato un paio d’anni prima ma in altre circostanze.
Non passarono nemmeno 2 giorni che mi chiamò e mi disse che aveva del materiale da registrare fatto su misura per noi. Contattai Piero e andammo a registrare 2 provini.
Iniziò così per caso la nostra avventura…quello che dico sempre è che abbiamo avuto la fortuna di farci trovare al posto giusto nel momento giusto.
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